MY STORY

Mi chiamo Sara Franci, classe 1983 e sono di Firenze. Non so da dove cominciare per raccontarvi la mia incredibile storia che ha ispirato moltissima gente e per cui sono stata invitata a parlare alla Apple Milano, al Bright Festival 2019 e al Salone del Libro di Torino 2019.

Comincerò da un articolo de La Nazione di Firenze uscito il 31 gennaio 2018.

L’articolo parla delle 8 donne che hanno lasciato un segno nel 2018, tra le quali ci sono anche io! Io che sono una ragazza normale, una che fa e ha sempre fatto due lavori, che non ha conoscenze in alto e che si è sempre ammazzata per raggiungere i suoi obiettivi. Come ho fatto a finire tra le 8 donne del 2018? Se avete voglia di continuare a leggere, questa, in breve, è la mia storia.

Tra i mille lavori, la laurea, i 20 anni di pallavolo e tanto altro non ho mai mollato quella che è sempre stata la mia passione più grande: il disegno. Ho disegnato sempre durante tutti i periodi della mia vita, è il mio angolo calmo, come un mondo parallelo. Ho sempre disegnato a mano, mai in digitale. Fino a due anni fa, quando dopo essere diventata mamma per la prima volta, ho deciso di investire sul mio sogno di scrivere e illustrare un libro per bambini. Sentivo che senza un supporto digitale non avrei mai potuto raggiungere questo risultato e quindi mi sono buttata.

Sono andata all’ Apple Store di Firenze, con mio marito e mia figlia di 2 mesi, e ho comprato un ipad pro per iniziare a provare questo mondo digitale che non conoscevo.

Ho iniziato a lavorare sul libro subito, a novembre 2017, e a marzo era finito! L’ipad mi permetteva di disegnare a mano come sempre ma potevo farlo di sera, dal divano, cosa che con il disegno tradizionale è quasi impossibile. Ho disegnato ogni sera, dopo che la bambina andava a letto, e così in 3 mesi e mezzo ho finito. Per me già quello era un gran traguardo.

Il libro si intitola Piccolo Buio, è scritto e disegnato da me ed è un punto di vista positivo sul buio e sull’oscurità, è sia per bambini che per adulti perché alla fine invita a riflettere sull’uso negativo che facciamo della nostra fantasia ed esorta a utilizzare quella positiva.

E’ nato dal post parto, un periodo che ha fatto tornare fuori vecchie paure, a parte lo sconvolgimento del primo figlio che letteralmente ti ribalta. Il lavoro sul libro mi ha fatto ritrovare la strada, non è stato solo realizzare un sogno, mi sono ritrovata dopo essermi persa un po’. Cerco sempre adesso di parlare anche con le mamme durante gli incontri che faccio coi ragazzi e i bambini, perché parlare delle paure che una mamma ha è una cosa molto importante e a cui si da ancora troppa poca luce.

A marzo 2018 ero già pronta ad autopubblicare Piccolo Buio, ero già stata in tipografia e avevo già stampato le prove. Avevo mandato il libro ad alcune case editrici per bambini, ma non ho ricevuto nessuna risposta.

Da qui inizia una serie di eventi magici, e il primo è stato questo: per un immenso caso (che non so se poi sia davvero caso…) il mio libro è finito tra le mani di Pacini Editore, durante il Salone del 2018, hanno amato il lavoro e hanno deciso di pubblicarlo! Mi hanno contattata a maggio e mi hanno subito chiesto molte modifiche per poter uscire a settembre, a Firenze Libro Aperto. Immaginatevi lo shock… e la felicità e l’incredulità.. mi sono messa subito all’opera, lavorando sempre anche durante le ferie (oltre alla bambina e al lavoro che faccio part time in un tour operator la mattina) e in 2 mesi le modifiche erano fatte.

A settembre ho davvero presentato il libro a Firenze Libro Aperto…e il sogno continuava ad ingrandirsi.

Sono tornata più volta alla Apple di Firenze a raccontare il mio percorso, da una semplice idea a Firenze Libro Aperto…era incredibile! I ragazzi di Apple che mi hanno seguita erano così felici ed entusiasti che hanno fatto partire una mail raccontando la mia storia, la mai da Firenze ha fatto il giro d’Italia, d’Europa e poi…è finita a Cupertino, in California.

A ottobre improvvisamente mi danno appuntamento per farmi delle foto che poi mi dicono verranno usate per un evento. Ovviamente non hanno accennato a nulla, mi hanno solo detto di collegarmi sul sito Apple il 30 ottobre 2018. E così io e mio marito Fabio abbiamo fatto.

E abbiamo scoperto in diretta, mentre guardavamo il  Keynote, che Angela Ahrendts ha iniziato a parlare della mia storia in mondovisione, e che la mia foto era improvvisamente sul maxi schermo della Brooklyn Academy of Music di New York. Sono quasi svenuta!! Sono stata circa 1 ora con una paresi facciale e da lì a poco il mio cellulare è imploso, chiamate da giornalisti, amici, aziende….non riuscivo nemmeno a parlare! Ero su un altro pianeta.

Ecco, da quel momento la mia vita, come potete immaginare, è cambiata. Sono riuscita a trasformare la mia passione in un lavoro (dopo anni di doppi lavori) e soprattutto sono riuscita a lanciare un messaggio: il messaggio che anche una persona normalissima può realizzare qualcosa di impensabile e può arrivare al cuore della gente.

Se lavori sodo e se credi in te stesso puoi davvero realizzare i tuoi sogni.

Spero che la mia storia possa ispirarvi e incoraggiarvi a non mollare mai, a credere in voi stessi e ad avere sempre fiducia.

Con amore

Sara